Il Teatro delle Muse di Ancona ospita il celebre attore impegnato in un ancor più celebre ruolo, quello dell'uomo che si finge pazzo per sfuggire a una realtà ostile e menzognera. Quattro le recite in abbonamento e un incontro con la compagnia e il pubblico.
Franco Branciaroli continua la sua indagine sui grandi personaggi del teatro portando sulla scena (da protagonista e regista) Enrico IV di Luigi Pirandello, scritto nel 1921 e considerato il suo capolavoro teatrale insieme a Sei personaggi in cerca di autore. Enrico IV è uno studio sul significato della pazzia e sul tema, caro all’autore, del rapporto complesso e alla fine inestricabile tra personaggio e uomo, tra finzione e verità. In una lettera di Pirandello a Ruggero Ruggeri – uno degli attori più noti dell’epoca – il drammaturgo agrigentino, dopo avergli raccontato la trama, conclude dicendogli che vede in lui il solo attore in grado d’interpretare e dare corpo e anima al ruolo del titolo. Scrive infatti: “Circa vent’anni addietro, alcuni giovani signori e signore dell’aristocrazia pensarono di fare per loro diletto, in tempo di carnevale, una “cavalcata in costume” in una villa patrizia: ciascuno di quei signori s’era scelto un personaggio storico, re o principe, da figurare con la sua dama accanto, regina o principessa, sul cavallo bardato secondo i costumi dell’epoca. Uno di questi signori s’era scelto il personaggio di Enrico IV e, per rappresentarlo il meglio possibile, s’era dato la pena e il tormento d’uno studio intensissimo, minuzioso e preciso, che lo aveva per circa un mese ossessionato. (…) Senza falsa modestia, l’argomento mi pare degno di Lei e della potenza della Sua arte.”
Il personaggio di Enrico IV, del quale magistralmente non ci viene mai svelato il vero nome, quasi a fissarlo nella sua identità fittizia, è descritto minuziosamente da Pirandello. Enrico è vittima non solo della follia, prima vera poi cosciente, ma dell’impossibilità di adeguarsi a una realtà che non gli si confà più, stritolato nel modo di intendere la vita di chi gli sta intorno e sceglie quindi di "interpretare" il ruolo fisso del pazzo.
In scena, con Franco Branciaroli, sono Melania Giglio, Giorgio Lanza, Antonio Zanoletti, Tommaso Cardarelli, Valentina Violo, Daniele Griggio, Sebastiano Bottari, Andrea Carabelli, Pierpaolo D’Alessandro, Mattia Sartoni; le scene sono di Margherita Palli e le luci di Gigi Saccomandi.
Sabato 5 dicembre alle 18.30, presso il Ridotto del Teatro, la Compagnia incontra il pubblico: un modo interessante e intelligente di promuovere la prosa in modo che gli spettatori possano interagire con gli attori e scoprire lati non immediati della messa in scena e del testo. Recite dal 3 al 6 dicembre, feriali ore 20,45, festivo ore 16,30. Maggiori informazioni e biglietti sul sito del teatro.